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Vendemmia 2017 c’è pessimismo

Vendemmia 2017 c’è pessimismo

“Siamo stati troppo ottimisti” dichiara Riccardo Cotarella di Assoenologi e diffonde un nuovo dossier dove le stime della produzione sono al ribasso, al contrario del rapporto sulla Vendemmia 2017 della settimana prima.

Assoenologi, calcola che per ora è stato raccolto il 20% delle uve, perciò un raccolto povero, al contrario della previsione iniziale di 40-42 milioni di ettolitri (contro i 54,1 milioni del 2016).

Nel nuovo dossier Cotarella dichiara: “Purtroppo il perdurare della siccità e delle alte temperature al Centro Sud, aggravato anche dalla grave carenza di riserve di acqua nei terreni, potrebbe causare una ulteriore perdita di peso dei grappoli, quindi non è da escludere che ci possano essere altre consistenti perdite nella produzione di uva che potrebbe far scendere la produzione di questa campagna sotto i 40 milioni di ettolitri. Se settembre e ottobre non porteranno le tante auspicate piogge la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Non si può proprio parlare di annata memorabile. E’ presto per le previsioni sulla qualità dei vini, si spazierà dal buono all’ottimo, andrà meglio solo per le zone con le irrigazioni di soccorso o quelle più fresche”.

Ecco le previsioni. Il record negativo in Lazio, anche per causa del attuazione del razionamento dell’acqua. Malissimo in Umbria, in Toscana, Abruzzo, Puglia e Sicilia, dal 30 al 40% in meno rispetto al 2016. La Lombardia, che ha subito anche le gelate primaverili e le recenti grandinate, -25%, come le Marche e la Sardegna. Meglio invece per il PiemonteVeneto  -15% e l’Emilia Romagna, -20%, Trentino e Alto Adige, -10%. Controcorrente la  Campania, con un +5%.

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